La linea rossa by Joby Warrick

autore:Joby Warrick [Warrick, Joby]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2021-05-06T22:00:00+00:00

12.Eserciti fantasma

Nella stessa settimana in cui gli ispettori arrivarono a Damasco, un elicottero militare iracheno, con a bordo quattro membri d’equipaggio, lasciò la sua base per indagare sulle notizie di uno strano accampamento di soldati nel deserto a poca distanza da Baiji. La città dell’Iraq centro-settentrionale, a circa duecento chilometri da Baghdad seguendo il corso del Tigri, è vicina a Tikrit, città natale di Saddam Hussein, una regione notoriamente rifugio di bande armate di ogni tipo. Una di queste bande a quanto pareva si era stabilita nelle aride colline intorno alla città e si era scambiata colpi d’arma da fuoco con una pattuglia di militari iracheni. Un elicottero e il suo equipaggio – pilota, copilota, capo equipaggio e artigliere – furono inviati a cercare i combattenti e a dar loro la caccia.

Il pilota sfiorò la cima delle palme da dattero e seguì i campi di orzo appena seminati lungo il corridoio verde che segna il percorso del Tigri in mezzo al deserto. Poi si diresse verso la zona più desolata per cominciare le ricerche, con l’artigliere che scrutava il terreno dal portellone aperto. Videro qualcosa in una fenditura tra le colline e si avvicinarono in volo, scoprendo una piccola valle che era stata trasformata in un accampamento militare di dimensioni incredibili. Quella non era una banda di rinnegati. Era un piccolo esercito, con veicoli, tende, armi pesanti e una montagna di provviste. Prima che l’equipaggio potesse reagire, una raffica di mitragliatrice penetrò nel fondo non blindato dell’elicottero. Il velivolo precipitò a spirale e si schiantò, uccidendo tutti e quattro gli uomini a bordo.

L’incidente fu quasi ignorato nella capitale USA, dove un confronto fazioso sulla sanità aveva provocato una crisi del budget e la chiusura del governo federale. Ma fra i pochi funzionari che monitoravano il crescere della ribellione islamista in Iraq, la feroce eliminazione dell’elicottero fece scattare un allarme. Lo Stato islamico dell’Iraq e di al-Sham – oggi comunemente detto ISIS – aveva superato un’altra soglia nel suo percorso per diventare una vera minaccia regionale. Nella settimana seguente, il gruppo abbatté altri due elicotteri iracheni, prova che la sua potenza di fuoco era assai aumentata.

Fra coloro che studiavano i rapporti c’era un politologo del dipartimento di stato, diplomatico mediatore, di nome Brett McGurk. A quarant’anni, McGurk era già considerato uno degli uomini più esperti e capaci di Washington sull’Iraq. Era consulente legale per l’Autorità provvisoria di coalizione a guida USA dall’inizio del 2004, otto mesi dopo l’invasione del 2003, e aveva contribuito a stilare la costituzione ad interim dell’Iraq. Tornato a Washington, era stato consigliere anziano sull’Iraq per la Casa Bianca di George W. Bush e si era fatto la reputazione di principale architetto della politica di aumento delle truppe del 2007, che aveva portato stabilità in Iraq dopo tre anni di brutale insurrezione. Era stato poi chiamato dal presidente Obama per contribuire a sciogliere vari nodi diplomatici con l’Iraq, diventando uno dei pochi incaricati politici ad aver servito sia sotto Bush sia sotto Obama. Alto e atletico, di una

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